Racconti e immagini

09.06.2007: Gita a Verona: la città di Romeo e Giulietta

Alla scoperta della città di Verona, con visita al museo naturalistico della Romagna "P. Zangheri"

Verona: non solo Giulietta e Romeo, ma tanto altro!!!
Con Gigi in trentasei siamo partiti da Faenza e giunti a Verona, lungo il Corso di Porta Nuova, abbiamo incontrato la guida che ci ha accompagnato nella visita della città, di nome Michelangelo.
Un primo giro sul pullman, con la guida che ha messo in evidenza i luoghi più significativi.
Le tre Porte più importanti lungo i bastioni, dell'architetto Michele Sanmicheli: Porta S. Zeno (con veduta della bellissima facciata della chiesa di S. Zeno Maggiore, dentro cui in questo periodo non si trova la famosa pala del Mantenga, perché è in restauro), Porta Palio e Porta Nuova. E poi, più in centro, la bianchissima Porta Borsari
Alcuni dei ponti sull'Adige: Ponte Navi (da cui si vede la particolare abside di S. Fermo), Ponte Nuovo, Ponte della Vittoria, Ponte Scaligero, il bellissimo ponte di Pietra ed i Lungadige, su cui si affacciano antiche abitazioni.
Abbiamo proseguito a piedi: la gotica chiesa di Sant'Anastasia, con un maestoso interno, dove ci sono le acquasantiere sorrette dai "gobbi" con gli abiti ridotti a buchi causa le tasse del tempo!. C'è, in alto, l'affresco del Pisanello che ha dipinto S. Giorgio mentre saluta la donzella per andare a scacciare il drago, l'altare Fregoso, ecc.; vicino percorriamo l'antica via Sottoriva, con tante caratteristiche locande che presentano piatti della cucina tipica (la pastizada di caval con polenta, e tanto altro)
Scorci sul Teatro Romano, sull'Arena (il cui nome, ci dice Michelangelo, è originato da "rena" = la sabbia che veniva messa al centro dove si svolgevano combattimenti e competizioni) e su Castel S. Pietro, che domina sulla collina, simbolo della lunga presenza austriaca in città
Poi la bellissima Verona medioevale e la fascinosa Verona veneziana. E allora: il Castello Scaligero, Piazza dei Signori, Piazza delle Erbe, la casa di Romeo Montecchi e quella con il balconcino da cui si affacciava Giulietta Capuleti, i famosi personaggi di di Shakespeare.
Nel pomeriggio ci spostiamo nel centralissimo Corso Cavour dove, al n. 11, siamo attesi al Museo Civico Naturalistico, dove un competente zoologo ci illustra il singolare Museo della Romagna realizzato nel corso del sec. XX dal forlivese Pietro Zangheri.
Il Museo ci sorprende per la quantità di uccelli, insetti, altri animali: tutti con il nome scientifico, quello comune e la corrispondente denominazione in dialetto romagnolo: così la talpa è anche "ponga"! E poi tanti fossili, erbe, ...
Ma soprattutto ci meraviglia il personaggio di Pietro Zangheri, l'impegno e la precisione che ha dedicato all'esplorazione scientifica durante la sua vita ("l'uomo dei quarti d'ora"), l'ampiezza della sua opera e anche la metodologia di esposizione, che l'ha portato perfino ad inventare particolari teche che consentono all'osservatore di visionare i colori delle farfalle da entrambi i lati. Ci rendiamo conto che il lavoro di Pietro Zangheri fa dire ai veronesi, che con attenzione conservano questi materiali in terra veneta, quanto siamo fortunati noi della Romagna, unica regione a disporre di tanta documentazione ricercata da questo insigne scienziato per conoscere le caratteristiche della nostra natura.
Anche la parte dedicata al palato ci ha dato gusto:
pranzo all'antica trattoria tipica "Al Bersagliere" – via dietro Pallone 1 – tel. 045 8004824 www.trattoriaalbersagliere.it
sosta alla gelateria "Savoia", attiva dal 1939, via Roma/angolo piazza Bra, dove abbiamo assaggiato le "mattonelle al torroncino"

Rosanna Gardella


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immagini di Franco Piani


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